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I misteri delle leggende metropolitane

Fra i misteri più affascinanti vi sono sicuramente le leggende, un misto di storia verosimile e una parte fantasiosa che ti lascia sempre col dubbio che sia realmente accaduta oppure è solo frutto della finzione.

"C'era quel Timmy che proprio non riusciva a non farsi la pipì addosso. Era ormai cresciutello, ma proprio non ci riusciva. La mamma le aveva provate proprio di tutte, e cominciò a cercare di impaurirlo: "La prossima volta sarà l'ultima… perché te lo taglio!", gli diceva così la mamma. La sorellina maggiore ripeteva le parole di mamma "…te lo taglio!". Un giorno Timmy si bagnò ancora, la mamma era fuori. Al suo ritorno trovò la sorellina con un coltello sanguinante: "Mamma, Timmy si è bagnato. Ma non preoccuparti, non succederà più, perché ho fatto come hai detto tu…. gliel'ho tagliato!"

Questa leggenda, famosa un po' ovunque, affronta diversi temi. La crescita dei bambini, gli ammonimenti e le minacce usate dai genitori come deterrente per i piccoli, il senso di imitazione dei bambini nei confronti dei grandi.La storia si fa particolarmente realistica soprattutto per due cose: il fatto di farsi la pipì addosso, problema comunissimo in tutti i bambini di una certa età, e le bambine un po' più grandicelle, che vogliono imitare la mamma nei gesti e negli atteggiamenti, senza veramente comprenderli. Oltre a questo il motivo horror reggente della storia è la paura innata nel maschio di essere evirato (fa sempre un certo effetto pensare ad una simile situazione per noi maschietti…)
Un mistero inquietante.


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